Oggi ricorre il 29Β° anniversario di ordinazione presbiterale del nostro vescovo. Nel ricordarlo al Signore con gratitudine e gioia attingiamo proprio ad una riflessione spirituale di santβAmbrogio, il padre della Chiesa, a cui si deve lβidentitΓ liturgica ed ecclesiale ambrosiana, afferma fortemente che essere presbitero significa essere βperβ e βdiβ Dio! Insieme al nostro vescovo siamo chiamati allora a salvaguardare e conservare lβunitΓ profonda della nostra personalitΓ di persone dedicate a Dio.
Leggiamo le parole di santβAmbrogio: βMia parte di ereditΓ – si dice – Γ¨ il Signoreβ (Salmo 118,57). Oh, quanto sono pochi sulla terra quelli che possono dire: βMia parte di ereditΓ Γ¨ il Signore!β. Γ veramente estraneo al vizio, Γ¨ veramente lontano da ogni infezione di peccato l’uomo che non ha niente da spartire con questo mondo, che nulla di questo mondo rivendica per sΓ©, che non acconsente alle cupidigie del corpo, che la passionalitΓ non infiamma, lβaviditΓ non eccita, la dissolutezza non infiacchisce, la lussuria non guasta, lβambizione non atterra, l’invidia non corrode; che nessuna preoccupazione di faccende mondane rende ansioso. Questo Γ¨ il vero ministro dell’altare, nato per Dio e non per se stesso. Il nome Levi infatti, secondo l’interpretazione
etimologica, significa: Egli Γ¨ stato per me scelto; significa anche egli Γ¨ mio, … egli Γ¨ stato scelto per meΒ» (Commento al Salmo 118, VIII,3).
A S. Ecc. Rev.ma Mons. Gualtiero Isacchi, Pastore solerte e illuminato i piΓΉ sentiti e filiali auguri.
Don Ferdinando Toia, Vicario generale