«Giuseppe … non temere di prendere con te Maria, tua sposa.
[…] ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù:
egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati”».
(Mt 1, 20-21)
Nei magnifici mosaici della nostra cattedrale, Giuseppe, che ha creduto alla Parola dell’angelo apparsogli in sogno, contempla pensieroso il mistero del Natale.
Quel bimbo inerme, avvolto in fasce, è la Speranza! È il Salvatore!
Come Giuseppe, anche noi facciamo esperienza del Natale, solo, nella fragilità dell’umano. Ci è necessario uno sguardo contemplativo che, per quanto pensieroso, sappia osservare, scrutare e riconoscere, qui ed ora, la presenza luminosa del Verbo della vita, Salvezza di ogni uomo e ogni donna.
Questo Natale restituisca a noi tutti lo sguardo contemplativo di Giuseppe che riconosce la potenza di Dio, speranza del mondo, nella fragile umanità di un bambino.
Buon Natale!
Mons. Gualtiero Isacchi