Ufficio Diocesano Beni Culturali Ecclesiastici e Edilizia di Culto
Carissimi Parroci, come ogni anno si presenta la possibilità per le diocesi di richiedere un contributo per interventi da effettuare sui beni della Diocesi tramite il fondo 8×1000 della CEI(1).
A. restauro di organi a canne di interesse storico-artistico. L’organo deve essere collocato all’interno di un edificio aperto al culto pubblico. Il contributo assegnabile è fino al 50% del costo totale preventivato ammissibile nel limite di€ 200.000,00 per ciascuna richiesta;
B. installazione e messa a norma di impianti di sicurezza per edifici di culto costruiti da più di 20 anni, di proprietà di diocesi, seminari, chiese cattedrali, capitoli, parrocchie, chiese rettorie, santuari, confraternite. La copertura dell’intervento è totale;
C. interventi su edifici esistenti costruiti da più di 20 anni, per le seguenti tipologie: edifici di culto e loro pertinenze, quali casa canonica e locali di ministero pastorale (aule di catechismo, salone parrocchiale), di proprietà di diocesi, seminari, chiese cattedrali, capitoli, parrocchie, chiese rettorie, santuari, confraternite, anche di proprietà comune a più parrocchie. Per le sole parrocchie sarà possibile destinare adeguati locali ad attività caritative e oratoriali.
Sono esclusi interventi di importo inferiore a € 50.000.00 o di manutenzione ordinaria.
Per un singolo intervento il contributo assegnabile è fino al 70% del costo preventivato ammissibile. Possono essere richiesti contributi sullo stesso edificio per più anni, anche non consecutivi, purché riguardanti interventi funzionali ben definiti e distinti tra di loro, su parti diverse.
D.costruzione di nuovi edifici: chiesa parrocchiale e/o sussidiaria e relative pertinenze quali casa canonica, locali di ministero pastorale, per le parrocchie proprietarie o assegnatarie del diritto di superficie non inferiore a 99 anni di aree urbanisticamente idonee, anche di proprietà comune a più parrocchie.
Il contributo assegnabile è fino al 75% del costo totale preventivato, nei limiti delle tabelle parametriche CEI.
Modulo CPAE -Dichiarazione di informazione del Consiglio Parrocchiale Affari Economici (allegato);
Modulo A -per il restauro di organi a canne di interesse storico-artistico;
Modulo B -per l’installazione e la messa a norma di impianti di sicurezza;
Modulo C -per gli interventi su edifici esistenti costruiti da più di 20 anni e documentazione fotografica (almeno 4 scatti);
il modello D -per la costruzione di nuovi edifici.
La suddetta documentazione dovrà essere inviata entro e non oltre il 30 marzo 2018
alla e-mail bcemonreale@gmailcom
(I modelli degli allegati sono anche reperibili presso l’ufficio diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici e per /’Edilizia di Culto e qui sotto allegati.
In caso di assenza o non correttezza della documentazione indicata non sarà possibile dar seguito alla richiesta.
Una volta selezionati gli edifici, i rispettivi rappresentanti legali, dovranno validamente garantire la presentazione di tutta la documentazione amministrativa e di progetto richiesta e la copertura economica della differenza tra il contributo della CEI ed il costo complessivo dell’opera, pena l’esclusione dell’istanza.
Don Pietro Macaluso, Direttore
(1) I contributi della CEI, disciplinati dal “Regolamento applicativo delle Disposizioni concernenti la concessione di contributi finanziari della Conferenza Episcopale Italiana per i beni culturali ecclesiastici e /’edilizia di culto” del 23 maggio 2018, si configurano come concorso nella spesa, che gli enti beneficiari dell’intervento devono sostenere per i beni culturali di loro proprietà e l’edilizia di culto, a integrazione del sostegno finanziario offerto a tale scopo in primo luogo dalle comunità cristiane ed, eventualmente, anche da amministrazioni pubbliche e da soggetti privati. I contributi della CEI hanno natura “forfettaria”.