I mosaici di Monreale offrono una vera e propria proposta catechetica.
Tutti conoscono lo splendore dei mosaici di Monreale, c’è chi li ha visti e chi spera prima o poi di avere l’occasione di visitarli. Nei mosaici sono rappresentate scene del Vecchio e Nuovo Testamento che ricoprono per circa 6300 mq le pareti del Duomo di Monreale. Una vera e propria catechesi illustrata così come indicato nei principi espressi nel Concilio II di Nicea (787), dove si indica l’arte finalizzata a supportare la catechesi con immagini e simboli.
Nel catino dell’abside maggiore domina la figura maestosa e ieratica del Pantocratore che è il fulcro del tempio. Il punto che calamita gli occhi di fedeli e visitatori. La logica narrativa dei mosaici parte da lui e a lui ritorna l’immensità del suo abbraccio tutto contiene.
Immediatamente sotto è raffigurata la Vergine in trono con il Bambino che è circondata a sinistra dagli Arcangeli Michele e Gabriele e dai Santi Pietro, Giacomo, Luca, Bartolomeo, Filippo, Giovanni, mentre a destra troviamo Paolo, Andrea, Marco, Tommaso, Simone, Matteo. Sempre a sinistra Clemente, Pietro d’Alessandria, Stefano, Biagio, Antonio, Agata, Martino, e a destra Silvestro, Tommaso di Canterbury, Lorenzo, Ilario, Benedetto, Maria Maddalena, Nicola. In alto, sulla penultima arcata si trova l’Annunciazione.
Nel presbiterio e nel transetto sono raffigurati episodi della vita di Cristo che vanno dall’infanzia alla maturità, mentre nelle navate laterali alcuni dei miracoli compiuti da Gesù. Nelle due absidi minori troviamo le figure di due grandi apostoli: a destra San Pietro e a sinistra San Paolo, con scene concernenti la loro vita.