Nel mese di ottobre come ogni anno, la Chiesa che per sua natura è missionaria, ci invita a riflettere sulla vocazione missionaria di ogni battezzato.
Mediante la missione della Chiesa, è Gesù Cristo, il Vangelo Vivente, il primo e il più grande evangelizzatore, che continua ad agire e diventa sempre nuovamente “nostro contemporaneo”.
Siamo chiamati a continuare l’opera del nostro Maestro per portare il Vangelo fino alle estreme periferie della terra.
Nel suo messaggio per la 91a Giornata Missionaria Mondiale, “La missione al cuore della fede cristiana”, che celebreremo il prossimo 22 ottobre, Papa Francesco ci ricorda che “La missione dice alla Chiesa che essa non è fine a sé stessa, ma è umile strumento e mediazione del Regno. Una Chiesa autoreferenziale, che si compiace di successi terreni, non è la Chiesa di Cristo, suo corpo crocifisso e glorioso. Ecco allora perché dobbiamo preferire «una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze» (Evangelii gaudium, 49)”.
Le missioni popolari o le serate di evangelizzazione organizzate nei vari centri della nostra diocesi, sono l’occasione propizia per educare le nostre comunità ad uscire dal comodo rifugio della propria chiesa parrocchiale per andare verso i lontani.
Esorto a tal proposito i vari gruppi e movimenti della nostra diocesi a farsi strumenti di questa “uscita” per testimoniare il proprio incontro personale con colui che cambia e da senso alla nostra vita: Gesù Cristo.
Il prossimo Convegno pastorale diocesano – in vista dell’Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che si celebrerà nel 2018 sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” – si presenta come occasione provvidenziale per coinvolgere i giovani nella comune responsabilità missionaria, che ha bisogno della loro ricca immaginazione e creatività.
Quest’anno visitando la diocesi di Iringa in Tanzania ho incontrato una Chiesa povera ma gioiosa, che grazie al vostro sostegno in occasione della Quaresima di Fraternità abbiamo contribuito a realizzare le opere pastorali, educative e sanitarie di questa Chiesa sorella. Non possiamo però dimenticare le necessita di tutte le Chiese dei paesi di missione, per le quali la nostra Arcidiocesi si è sempre distinta.
Le Pontificie Opere Missionarie rendono un prezioso servizio per l’animazione missionaria nelle parrocchie e per le necessità delle giovani comunità cristiane più povere e dimenticate, grazie alle raccolte che vengono fatte sia per la Giornata Missionaria di Ottobre che per quella dell’Infanzia Missionaria di Gennaio.
La Giornata Missionaria Mondiale, è l’occasione propizia perché il cuore missionario delle comunità cristiane partecipi con la preghiera, la testimonianza di vita e la comunione dei beni per rispondere alle gravi e vaste necessità dell’evangelizzazione.
Invoco l’intercessione della Vergine Maria, madre dell’evangelizzazione perché ci doni la santa audacia di cercare nuove vie per l’annuncio del Vangelo.
Vi benedico e saluto molto cordialmente nel Signore.
+ Michele Pennisi