Cari fratelli e sorelle,
per prepararci a celebrare con gioia la Pasqua del Signore ci viene offerta ogni anno la Quaresima, tempo particolare di grazia, che ci invita a tornare al Signore con tutto il cuore e a rinnovare la nostra vita personale e comunitaria.
Anche quest’anno papa Francesco ci ha voluto rivolgere un messaggio ispirato a un’espressione di Gesù nel Vangelo di Matteo: «Per il dilagare dell’iniquità l’amore di molti si raffredderà» (Mt 24,12).
L’amore si raffredda quando la società si rende schiava degli idoli del denaro e del guadagno facile, che proviene dallo spaccio di droga e dal gioco d’azzardo, dall’ estorsione del pizzo e dalla pratica dell’usura, dallo sfruttamento dei lavoratori pagati in nero e dalla speculazione sugli immigrati. Ma l’amore si raffredda anche nelle nostre comunità con la poca preghiera personale, l’assenza alle celebrazioni comunitarie, l’indifferenza, la pigrizia egoista, il pessimismo sterile, l’invidia, i campanilismi e la tentazione di isolarsi, le lotte fratricide, la mentalità mondana che induce ad occuparsi solo di ciò che è apparente, riducendo in tal modo l’ardore missionario.
Se a volte la carità si spegne in tanti cuori, essa non si spegne nel cuore di Dio, che ci dona sempre nuove occasioni per ricominciare ad amare come Gesù Cristo ci ha amati e per porre un freno al dilagare dell’iniquità e della corruzione nel mondo e sconfiggere il gelo che paralizza le azioni.
La Chiesa, madre e maestra, in questo tempo di Quaresima ci offre i rimedi della preghiera, dell’elemosina e del digiuno.
La preghiera riscalda il cuore richiamandoci al primato dell’amore di Dio nostro Padre, ci rende più umili ma anche pieni di fiducia nella Provvidenza e più disponibili al dialogo e alla comunione.
Il digiuno ci permette di sperimentare ciò che provano quanti mancano anche dello stretto necessario e ci fa più attenti alla Parola di Dio che sola può saziare la nostra fame di verità e di felicità duratura .
L’elemosina, che è un’espressione della carità, ci offre l’occasione per prendere parte alla Provvidenza di Dio verso i suoi figli, aiutandoci a condividere i nostri beni materiali e spirituali con gli altri.
La lieta ricorrenza dell’Anno giubilare, 750° anniversario della Dedicazione della nostra Basilica, ci permetterà di sperimentare la misericordia del Signore, con il dono dell’indulgenza plenaria concessa dalla Penitenzieria Apostolica a nome del Santo Padre Francesco, in occasione delle Stazioni Quaresimali che avranno come meta la Cattedrale, madre di tutte le chiese dell’Arcidiocesi e sede della cattedra del Vescovo. Per la zona marina, il 21 febbraio; per la zona collinare, il 28 febbraio; per la zona montana, il 7 marzo. Insieme ci metteremo in ascolto della Parola di Dio e nella preghiera chiederemo al Divino Spirito una più viva comprensione del mistero della Chiesa Particolare, “nella quale è presente e opera la Chiesa di Cristo, una, santa, cattolica e apostolica” (Christus Dominus, 11).
Altra occasione propizia per la nostra conversione sarà l’iniziativa “24 ore per il Signore”, che invita a celebrare il Sacramento della Riconciliazione in un contesto di adorazione eucaristica. Quest’anno essa si svolgerà venerdì 9 e sabato 10 marzo, ispirandosi alle parole del Salmo 130,4: «Presso di te è il perdono». Invito i sacerdoti a organizzare in ogni comune, in una chiesa che rimarrà aperta per 24 ore consecutive, opportuni momenti di preghiera, con la possibilità della Confessione sacramentale.
Per la “Quaresima di Fraternità”, su richiesta del missionario siciliano don Filippo Mammano, vi propongo di contribuire all’allestimento di un reparto di maternità nella missione di Ilula nella diocesi di Iringa in Tanzania, per aiutare le mamme a non rischiare la morte nel momento in cui donano la vita.
Vi annuncio con gioia che la prima Domenica di Quaresima, nel nostro duomo presiederò il rito dell’ “Iscrizione del nome” di quattordici catecumeni (sette adulti e sette ragazzi). Essi riceveranno i sacramenti dell’Iniziazione cristiana, durante la Veglia pasquale o nel tempo di Pasqua. Siamo invitati ad accompagnarli con la preghiera perché, accogliendo il grande dono della fede, sperimentino la bellezza di essere cristiani e di una Chiesa lieta col volto di mamma, che comprende, accompagna,accarezza.
La luce di Cristo Risorto disperda le tenebre del male e il fuoco dello Spirito Santo consenta al nostro cuore di tornare ad ardere di fede, speranza e carità.
Vi benedico di cuore e vi assicuro il ricordo nella preghiera.
Monreale, 14 Febbraio 2018
Mercoledì delle Ceneri
Mons. Michele Pennisi