Non c’era luogo migliore se non la Chiesa Madre di Bisacquino, dove il Venerabile Giovanni Bacile spese le migliori energie pastorali, a servizio di tutta la comunità bisacquinese, per assolvere ad un doppio debito: il primo nei confronti del medico Giuseppe Rosato, originario di Bisacquino, che scrisse la prima biografia sul Decano Bacile e credette ancor prima della causa di canonizzazione di tramandare ai posteri la santità di vita del suo “Maestro ed Amico”. Il suo dattiloscritto inedito, ricco di tanti aneddoti e testimonianze, con un linguaggio scorrevole e coinvolgente, a 50 anni dalla sua morte e a più di 60 anni dalla stesura nel 1957, finalmente può essere letto e apprezzato da molti ed essere custodito nelle biblioteche. Il secondo debito è nei confronti dello stesso Venerabile, perché è stato un dono non solo per Bisacquino, ma per la nostra Chiesa diocesana di Monreale: il suo esempio e il suo zelo apostolico e sacerdotale sia ancora oggi, a 79 anni dalla sua nascita al cielo, un modello per tutti i parroci; anche per questo ieri pomeriggio erano presenti i seminaristi, verso i quali mons. Giovanni Bacile ebbe sempre grande attenzione e cura.
Alla presenza di tanti fedeli, dei confratelli sacerdoti, delle autorità civili e militari, di amici venuti per l’occasione, ieri abbiamo voluto ripassare nel cuore quanto la misericordia di Dio ha realizzato nella vita sacerdotale del parroco Giovanni Bacile.
Un grazie va a quanti hanno preso la parola ieri: all’arcivescovo mons. Michele Pennisi, al
Decano Rosario Bacile, al Sindaco Tommaso Di Giorgio, al Prof. Nicola Filippone e a don
Calogero Cerami, che ringrazio particolarmente per aver accolto l’invito a presentare il volume e che ha offerto una interessante lettura in sette punti, rileggendo la vicenda credente e il ministero pastorale del Venerabile alla luce del Decreto conciliare Presbyterorum Ordinis.
Buona lettura a tutti!