Carissimi Confratelli e Consorelle,
si rinnova l’ormai tradizionale appuntamento del Cammino diocesano delle confraternite (giunto alla VII edizione), in una rinnovata formula che ci vedrà impegnati nel pomeriggio e nella serata di sabato 13 luglio 2024. Ad ospitare l’evento di respiro diocesano quest’anno sarà la gioiosa comunità di Roccamena, che già ringrazio, con cuore sincero, per l’accoglienza riservataci e per la pronta disponibilità e la dedizione nell’organizzazione.
L’annuale tema continua ad approfondire la sinodalità della/nella Chiesa che, tutti noi, in quanto fedeli cristiani, siamo chiamati a vivere per una compartecipazione che esprime in sé la comunione ecclesiale. A pochi giorni dal Convegno Pastorale diocesano, dunque, ci lasceremo guidare dal nostro Arcivescovo, S. E. Mons. Gualtiero Isacchi, per riscoprire, anzitutto, nell’originaria e sempre nuova chiamata battesimale, la bellezza di dare carne al Vangelo nella concretezza delle nostre vite, per essere testimoni credibili dell’amore del Risorto, costruttori di fraternità, sognatori di una Chiesa dai larghi orizzonti e lievito per il mondo. A proposito della natura e la missione dei fedeli laici, riporto alla vostra attenzione quanto afferma il Concilio Vaticano II in Lumen gentium al n. 31: «I laici […] sono chiamati da Dio a contribuire, quasi dall’interno a modo di fermento, alla santificazione del mondo». In tal senso, anche nell’esperienza confraternale, intessuta principalmente da fedeli laici impegnati parimenti nella Chiesa e nella società, diveniamo veri pellegrini di speranza: per camminare insieme alla sequela di Cristo annunziando il Vangelo.
Pertanto, col desiderio di seguire il solco del cammino di rinnovamento già intrapreso nell’anno precedente, per di più in preparazione al Giubileo del 2025, invito tutte le confraternite e le congregazioni del territorio diocesano a partecipare al sopraindicato appuntamento (di cui allego il programma) dal titolo: «Partecipare… in comunione con la Chiesa». Le Confraternite nel cammino sinodale della Chiesa pellegrini di speranza.
Certo della Vostra presenza, vi saluto cordialmente.
Don Giuseppe Vasi
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