Messa di Ringraziamento per la canonizzazione di Maria di Gesù Santocanale

Basilica Santa Maria Maggiore - Roma
16-05-2022

Carissimi confratelli,

illustri autorità,
carissime Suore Francescane dell’Immacolata di Lourdes, fratelli e sorelle,
 

a un giorno di distanza è ancora vivo in noi l’evento di grazia di santa Maria di Gesù Santocanale, celebrato in piazza san Pietro dal Santo Padre Francesco alla presenza di numerosi cardinali, vescovi, rappresentanti del clero, autorità, membri degli istituti di vita consacrata e di moltissimi cristiani laici.

È stata una solenne celebrazione pubblica a livello mondiale, che indica come la santità non sia un fatto privato ma abbia sempre riflessi nella vita di una comunità e delle conseguenze pastorali sociali e culturali rilevanti. È stato un segno del passaggio di Dio nella Chiesa del nostro tempo.

Con gioia e vera gratitudine eleviamo il nostro “grazie” alla santissima Trinità origine di ogni santità, per il dono della canonizzazione di santa Maria di Gesù Santocanale, la cui storia vocazionale è legata alla città di Cinisi, dove la santa si è distinta per la sua opera di evangelizzazione e di promozione umana a favore degli ultimi, ai quali ha voluto che si spezzasse il pane materiale, il pane della Parola di Dio e il Pane Eucaristico.

Ringraziamo Dio per questo grandissimo dono nel quale riconosciamo la presenza del Signore risorto che cammina nella storia in mezzo al suo popolo, attraverso le mani, le parole, la testimonianza dei suoi servi fedeli.

Riconosciamo, inoltre, che questa santità rappresenta un compito e una responsabilità per la Chiesa Universale e in modo particolare per la nostra Chiesa pellegrina in Monreale. Ma anche per le Chiese dove è viva la sua memoria attraverso la presenza delle Suore da lei fondate.

La canonizzazione di S. Maria di Gesù Santocanale ci spinge a non trascurare i segni concreti della sua santità: l’attenzione agli ammalati e ai poveri, che lei ha servito e amato, facendosi lievito di santità tra le case di Cinisi, educando i giovani e le ragazze alla nostalgia del cielo, spandendo il profumo di Cristo in mezzo al popolo di Dio, che la riconobbe come Madre, “Signura Matri”.

Dal 15 maggio tutta la Chiesa contempla questa stella luminosissima che brilla già nel firmamento del cielo: segno di sicura speranza, di una umanità piena possibile, il cui segreto vive della e nella Pasqua di Cristo!

Santa Maria di Gesù Santocanale, che visse sempre alla presenza di Dio e fu docile alle ispirazioni dello Spirito Santo, attinse dall’Eucaristia, dalla   dall’amore a Gesù Crocifisso, dalla devozione alla Madonna e San Giuseppe, dall’ispirazione francescana, il tratto specifico dell’amore misericordioso, e divenne espressione significativa di una fede operante attraverso la carità, capace di piegarsi, con tenerezza materna, davanti a qualsiasi forma di miseria umana per alleviarla. Questo suo amore per i poveri derivava dalla sua unione intima con Cristo suo sposo divino.

Il fatto di celebrare in questa basilica papale di santa Maria Maggiore, che è il primo santuario mariano costruito in Occidente che è chiamata Santa Maria della neve, Santa Maria del Presepe dove è venerata l’icona della madonna “Salus Populi Romani” ci fa sottolineare la tenera devozione alla Madonna della nostra Santa, fondatrice delle Suore Cappuccine dell’Immacolata di Lourdes.

La santa scrisse:” Se la divozione alla Madonna e il venir consacrati a lei è segno di predestinazione posso sperare di essere anch’io di questo numero fortunato poiché nacqui di sabato e ricevetti il Battesimo nella festività della Madonna del Rosario”.

Quando era Direttrice delle Figlie di Maria, scrisse: “Oh Maria la tua devozione è così dolce e tenera, che ovunque sorge una tua immagine, ove a Te si consacra un altare, là si vedono spuntare, quali fiori di primavera le anime di Te amanti”. Portò sempre lo scapolare della Madonna del Carmelo.

Nel 1885 scriveva al suo direttore spirituale: “Morendo desidero l’immagine di Maria Immacolata vicina a quella del mio San Giuseppe

L’Istituto delle Umili Serve Terziarie di san Francesco d’Assisi nel 1891 veniva posto sotto il patrocinio della Madonna di Lourdes. Il legame della Santa Maria di Gesù Santocanale con la Madonna di Lourdes si cementò con l’arrivo, nel febbraio 1908, di due statue che raffiguravano la Vergine e santa Bernadette, poste nella chiesa dell’istituto il 16 luglio 1908. La prima festa solenne fu celebrata l’11 febbraio 1909, preceduta da un novenario predicato dal Cappuccino padre Angelo da Realmonte. “L’entusiasmo che detto Padre suscitò- scrisse suor Maria di Gesù- non si può immaginare. La nostra chiesa parata come una sposa novella, ospitava la sua regina alla quale è dedicata

L’8 dicembre 1909 furono approvate le Costituzioni e, contemporaneamente, il ministro generale dei Cappuccini, padre Pacifico da Seggiano, autorizzò l’aggregazione dell’istituto all’ordine. L’11 febbraio 1911 suor Maria di Gesù professò i voti nelle mani di monsignor Gaspare Bova, vicario generale di Monreale.

In proporzione all’amore a Maria SS. crebbe il suo desiderio di santità e l’amore a Gesù.

Nella prima lettura san Giovanni ci dice che la comunione con Dio, è condizione fondamentale per accedere alla vita eterna.  Grazie alla fede in Gesù con il battesimo diventiamo figli di Dio e fratelli e sorelle nei confronti di tutti coloro che amano Dio, perché non si può pretendere di amare Dio senza amare coloro di cui egli è Padre. L’osservare i comandamenti di Dio, che si riassumono nell’amore di Dio e del prossimo, è un segno distintivo del vero credente. Giovanni rassicura i fedeli ricordando loro che i comandamenti di Dio non sono troppo pesanti da osservare.

Nel Vangelo di Giovanni l’allegoria della vite mette in luce il rapporto esistente fra Gesù-vite vera e il Padre-agricoltore e la comunità dei discepoli.

Come la vite è legata ai tralci così Gesù è legato ai suoi discepoli che traggono da lui la linfa della vita divina.  I rami non sono fini a sé stessi, ma servono per portare frutto della testimonianza e del servizio animati dalla carità. Per portare frutto è necessaria l’unione personale e vitale con Gesù. Il legame di amore che unisce Gesù al Padre fonda la comunione dei discepoli con Gesù e fra di loro. L’insistenza con cui viene usato il verbo rimanere sottolinea che si tratta di un legame imprescindibile: solo chi rimane in Gesù vive e diventa fecondo. La condizione di questa fecondità è accogliere ed attuare la parola di Gesù, che pota i tralci perché portino più frutto.

Santa Maria di Gesù, coniugò in tutta la sua vita la fede che la fece permanere nella certezza dell’amore di Gesù con la carità verso i poveri nei quali vide riflessa l’immagine di Cristo sofferente e crocifisso.

La canonizzazione di Santa Maria di Gesù ci offre la provvidenziale opportunità di riprendere alcuni tratti significativi della sua figura, del suo agire e del suo pensare, riscoprendone il carisma che è stato un vero bene per tutti, un dono di Dio che ha lasciato una traccia profonda di santità non solo nel suo tempo ma anche del nostro.

Ci auguriamo che la canonizzazione della Madre Maria di Gesù Santocanale, a rilanciare il carisma della Congregazione da Lei fondata, preghiamo perché il carisma di ispirazione eucaristica, mariana e francescana della nuova santa continui attraverso Le Suore Cappuccine dell’Immacolata di Lourdes, a produrre frutti di bene soprattutto verso i poveri e i malati a gloria di Dio.