Carissimi fratelli e sorelle,
Celebriamo oggi la solennità della Pentecoste, come un avvenimento sempre nuovo, sempre creativo.
La presenza dello Spirito Santo è come una energia divina che penetra nella storia e la rinnova, è come una forza nuova che aiuta a comprendere la parola di Dio come attuale in ogni epoca e rinfresca la memoria sul senso dell’evento salvifico di Cristo.
La Pentecoste è una realtà profonda che cambia il cuore; ma è anche un’esperienza dell’amore di Dio, di cui tutti gli uomini hanno bisogno.
Nel brano degli Atti degli Apostoli, lo Spirito è descritto come fuoco e come vento. Vento e fuoco, dunque, sono chiari segni della presenza dello Spirito. Il fuoco attraverso tutta la Bibbia, è segno di purificazione, è potenza purificatrice di Dio, che divide, che separa l’oro dalle scorie, che illumina le menti accecate dalla menzogna e infiamma i cuori induriti dall’egoismo.
Il vento impetuoso di quella prima Pentecoste, continua a rinnovare la Chiesa, a travolgere la vita degli uomini, a spazzare via le nubi della tristezza, della delusione, della paura, della solitudine, per aprire il cielo a una nuova Primavera, la Primavera dello Spirito, la Primavera della Chiesa, che è la primavera dello sbocciare della santità.
Il Consolatore, che Cristo ha invocato sui suoi discepoli perché rimanga per sempre con loro, è presente quest’oggi in mezzo a noi, per farci fare l’esperienza dolcissima della presenza di Gesù Risorto, per consolarci e difenderci, per guidarci e sorreggerci, per farci superare paure ed incertezze e per farci camminare sulla via della santità e proclamare le meraviglie che Dio opera.
La presenza dello Spirito Santo cambia il volto della chiesa e rinnova la faccia della terra.
Con la Resurrezione di Gesù Cristo, che raggiunge il suo culmine nella Pentecoste con il dono dello Spirito Santo, avviene una creazione nuova, che fonda un mondo rinnovato, che realizza una nuova umanità nel perdono e nella remissione dei peccati.
La chiesa è il popolo della nuova alleanza nella misura in cui si lascia rimettere i propri peccati e perdona. Siamo chiesa di pentecoste e testimoniamo lo Spirito ogni volta che creiamo situazioni di riconciliazione tra noi e con tutti gli uomini, che possiamo incontrare sulla nostra strada di ricercatori di Dio.
La formazione della Chiesa è opera dello Spirito Santo, che la continua ad accompagnare, difendere e consolare durante il suo cammino nella storia.
Quando i primi discepoli radunati con Maria nel cenacolo ricevettero il dono dello Spirito Santo sotto forma di lingue di fuoco “furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro il potere di esprimersi“(At 2,4).
Noi oggi con Maria invochiamo una nuova effusione dello Spirito nel desiderio ardente che lo Spirito infonda in ciascuno di voi l’anelito alla preghiera, alla santità, alla comunione ecclesiale e all’annuncio missionario del vangelo.
La Pentecoste è il natale della Chiesa. La presenza di Maria nel Cenacolo serve proprio a richiamare questo legame tra la nascita di Gesù e quella della Chiesa; colei che era stata la madre di Gesù, ora diventa anche «madre della Chiesa» in forza del dono dello Spirito Santo che scende su di lei e su gli apostoli.
Con la discesa dello Spirito Santo viene vinta la paura degli apostoli che vanno sulle piazze ad annunciare a tutti l’avvenimento del compimento del mistero pasquale attraverso il dono dello Spirito che è capace di perdonare i peccati, di cambiare la vita. Gli uomini e le donne rinnovati dello Spirito, usciti dal cenacolo, fecondati nell’intimo per diffondere nel mondo il fuoco di Pentecoste, testimoniano che lo Spirito del Signore ha riempito l’universo e fanno l’esperienza di una gioia straordinaria, capace di attraversare anche le tribolazioni, che sfocia in una perfetta letizia che anticipa la beatitudine eterna.
Ora, la presenza dello Spirito del Dio vivente in mezzo ai suoi non cessa di essere feconda, perché egli è nella sua Chiesa: soffio vitale di una nuova creazione; portatore del dono divino della pace; costruttore di unità nella pluralità dei carismi; distruttore del peccato; fondamento della fede-certezza che “Gesù è il Signore“; generatore di uomini nuovi trasformati nell’intimo del cuore; sorgentedi quella comunione che fa della Chiesa “il sacramento dell’intima unione con Dio e dell’unità di tutto il genere umano”.
Ora ci affidiamo alla forza misteriosa dell’Eucaristia. Lo Spirito Santo che vivifica gli alimenti del pane e del vino trasformandoli nel corpo e nel sangue del Signore, ci renda un cuor solo ed un’anima sola, venga incontro alla nostra debolezza e ci trasformi in testimoni coraggiosi di Gesù CristoRisorto in ogni ambiente.